VISITIAMO I LUOGHI DELLA STORIA

Praga, città imperiale

Praga (Repubblica Ceca)

La città vecchia

È con Carlo IV che Praga divenne splendida e affascinante: una vera, grande capitale europea. La città, il cui nome compare nei documenti a partire dal X secolo, è di fondazione slava (in slavo Prah significa “soglia”) e sorge lungo il fiume Moldava. All’origine dell’insediamento vi sono due luoghi fortificati, i castelli di Hradcany e Vyšehrad, attorno ai quali sorsero i primi nuclei abitati di quella che verrà chiamata la Città Vecchia. In particolare, sulla riva destra del fiume, sorse un ricco mercato che attirava persone da molte parti diverse. Si trattava soprattutto di mercanti tedeschi ed ebrei tanto che, ancora oggi, nella città vi è un importante quartiere ebraico con antiche sinagoghe. Lo sviluppo mercantile della città derivò dal fatto che essa si trovava alla confluenza delle grandi direttrici commerciali che andavano dalla Francia alla Russia e dalla Germania all’Austria. La città divenne successivamente residenza dei duchi di Boemia (la regione di cui fa parte) e sede vescovile. Nel XIII secolo venne edificato sulla riva sinistra del fiume il Piccolo Quartiere (in ceco MalaStrana, ancor oggi meta importante di visite turistiche), ma le due parti si svilupparono come città tra loro indipendenti fino ai tempi di Carlo IV.

Le opere di Carlo IV

Carlo IV fece erigere la parte nuova della città sulla sinistra della Moldava e la collegò alla parte vecchia con un celebre ponte, il Ponte Carlo appunto, lungo 520 metri e contornato da molteplici statue (1357). Carlo IV fece di Praga la sua capitale e, come detto, contribuì in modo determinante alla sua straordinaria crescita. La circondò di mura, la abbellì di importanti edifici monumentali quali la cattedrale di San Vito, e ampliò il castello di Hradčany che divenne uno dei più grandi del mondo. Notevole fu anche l’interesse dell’imperatore per la cultura: in questo campo realizzò la prima università dell’Europa centrale e chiamò alla sua corte artisti e letterati tra i quali ricordiamo il poeta italiano Francesco Petrarca.

Una costante vocazione culturale

Dopo questo periodo, Praga conobbe momenti di decadenza alternati a riprese (una nuova fase di sviluppo si ebbe, ad esempio, con un altro imperatore importante, Rodolfo II, nel XVI secolo). Spesso fu travagliata da conflitti religiosi e da tragiche guerre come la Guerra dei Trent’Anni nel XVII secolo. Durante il XX secolo conobbe prima l’occupazione nazista, che infierì soprattutto sulla popolazione ebraica della città, e successivamente l’oppressivo regime comunista da cui uscì nell’ultimo decennio del secolo. Nonostante le alterne vicende politiche una costante di Praga fu la sua vocazione culturale. Basti ricordare che essa ospitò nel Seicento grandi scienziati quali Tycho Brahe e Keplero, nell’Ottocento diede i natali ai musicisti Smetana e Dvorak e, sul finire del secolo, a letterati di primo piano come Franz Kafka e Rainer Maria Rilke.